Il prurito causato dagli acari rappresenta una delle principali problematiche dermatologiche che possono interessare adulti e bambini all’interno della stessa famiglia. Gli acari, minuscoli artropodi quasi invisibili a occhio nudo, comprendono numerose specie, alcune delle quali capaci di vivere tra polvere domestica, altri invece parassiti temporanei dell’uomo o degli animali. Il loro contatto con la pelle o la loro presenza nell’ambiente domestico può determinare fastidiose reazioni cutanee, allergie e sintomi che, se non riconosciuti tempestivamente, possono peggiorare la qualità della vita e favorire un rapido contagio tra i membri della famiglia.
Quali sono i sintomi principali del prurito da acari?
I primi segnali si manifestano spesso con un prurito intenso, localizzato o diffuso, accompagnato da rossore e comparsa di piccole lesioni cutanee. Nella maggior parte dei casi queste lesioni appaiono sotto forma di puntini rossi, vescicole o papule, generalmente di piccole dimensioni. Il prurito tende a diventare più intenso durante la notte, disturbando il riposo e inducendo a grattarsi in modo insistente, rischio che facilita la comparsa di croste o possibili infezioni batteriche secondarie.
In situazioni di allergia agli acari della polvere, i sintomi interessano anche l’apparato respiratorio: raffreddore, starnuti frequenti, naso che cola, congestione nasale e, in alcuni casi, asma. Si possono associare altresì mal di gola, arrossamento agli occhi e congiuntivite. Il contatto prolungato della pelle con superfici contaminate può inoltre indurre la comparsa di dermatite atopica o semplicemente fastidio e arrossamento localizzato.
Le cause: acari nell’ambiente e acari parassiti
Gli acari che più comunemente causano prurito e reazioni sulla pelle possono essere suddivisi in due grandi categorie:
- Acari della polvere: presenti in materassi, cuscini, tappeti e imbottiti, si nutrono di scaglie di pelle umana e producono enzimi e particelle allergeniche che, a contatto con le mucose o la cute, possono scatenare allergie e sintomi cutanei. Questi allergeni sono la principale causa della rinite allergica e delle forme di asma nei soggetti predisposti.
- Acari parassiti della pelle: tra cui il Sarcoptes scabiei (responsabile della scabbia) e altre specie che si annidano occasionalmente sulla pelle, scavando piccoli cunicoli e deponendo uova sotto lo strato superficiale della cute. Questi microrganismi causano sintomatologie cutanee marcate e sono spesso altamente contagiosi all’interno del nucleo familiare.
Il rischio di infestazione aumenta in ambienti chiusi, poco areati e con alta presenza di polvere o animali domestici. La trasmissione diretta da persona a persona, specialmente con contatto prolungato della pelle o condividendo biancheria, vestiti o asciugamani, è tipica delle infestazioni da scabbia.
Come riconoscere il problema e distinguerlo da altre patologie
Distinguere il prurito causato da acari da altre forme di dermatite o allergie non sempre è semplice. Tuttavia, alcuni elementi tipici possono orientare la diagnosi:
- Prurito notturno particolarmente intenso, che peggiora nelle ore serali.
- Presenza di papule, vescicole o croste localizzate prevalentemente nelle pieghe cutanee (tra le dita, polsi, gomiti, ascelle, inguine) in caso di scabbia.
- Puntini rossi sparsi sul dorso delle mani, braccia, gambe o tronco, soprattutto in zone esposte al contatto con ambienti polverosi o tessuti imbottiti.
- Sintomi di raffreddore, congiuntivite e asma che si manifestano soprattutto al mattino o dopo aver trascorso del tempo in ambienti chiusi, tipici dell’allergia agli acari della polvere.
- Linee sottili e ondulate sulla pelle (“cuniculi”), fortemente indicative di scabbia e raramente osservabili in altre infezioni cutanee.
In presenza di questi sintomi, e qualora insorgano nelle stesse modalità per più membri della famiglia, occorre consultare il medico che potrà prescrivere test allergologici specifici (per confermare l’allergia agli acari) oppure identificare l’agente parassita tramite esami dermatologici mirati.
Prevenzione e protezione della famiglia
La prevenzione riveste un ruolo chiave per proteggere la salute di tutta la famiglia. Alcune semplici strategie possono essere molto efficaci nel ridurre il rischio di contatto o infestazione da acari:
- Arieggiare frequentemente gli ambienti e mantenere livelli di umidità bassi, riducendo così le condizioni favorevoli alla proliferazione degli acari della polvere.
- Aspirare regolarmente materassi, cuscini, poltrone e tappeti, utilizzando aspirapolvere dotati di filtri HEPA.
- Lavare la biancheria a temperatura elevata (almeno 60°C), comprese federe, lenzuola e peluche.
- Utilizzare coprimaterassi e copricuscini antiacaro, specifici per contrastare la presenza di allergeni.
- Evitare il contatto diretto con soggetti affetti da scabbia o sospetti, e non condividere indumenti o asciugamani.
- Controllare periodicamente animali domestici, fonte potenziale di trasmissione di acari diversi da quelli della polvere.
Nel caso di infestazione o sintomi persistenti, è fondamentale affidarsi a una valutazione specialistica per individuare la terapia adeguata, che può comprendere l’uso di antistaminici, creme corticosteroidee o, per le forme parassitarie, trattamenti topici acaricidi prescritti dal medico.
La tempestiva identificazione delle manifestazioni cutanee e delle sintomatologie associate è determinante per interrompere la catena del contagio e limitare il disagio sia nei bambini sia negli adulti. Infine, educare tutta la famiglia al riconoscimento dei sintomi e all’applicazione delle misure preventive consente di salvaguardare la salute dell’ambiente domestico e di ciascun componente, riducendo al minimo i rischi connessi a questi microscopici ma temibili ospiti.