Vuoi segnalare un ristorante sporco o un negozio di alimentari? Ecco come allertare anonimamente i controlli

In Italia, la tutela della sicurezza alimentare e la garanzia di elevati standard igienico-sanitari negli esercizi pubblici sono temi di crescente attenzione pubblica. Se un ristorante, una pizzeria, un bar o un negozio di alimentari non rispetta le normative in materia di igiene, ogni cittadino può agire per segnalare potenziali rischi per la salute della collettività. L’attivazione di controlli da parte delle autorità può avvenire anche in modo anonimo, senza esporsi a conseguenze o rappresaglie, garantendo così la priorità alla salvaguardia del benessere pubblico.

Come riconoscere una situazione da segnalare

Le principali situazioni che giustificano una segnalazione igienico-sanitaria riguardano la presenza di sporco o scarsa pulizia dei locali, la presenza di muffe, insetti, animali (vivi o morti) negli ambienti di preparazione o vendita, il cattivo odore persistente, la manipolazione inadeguata degli alimenti senza l’uso di guanti o mascherine, oppure il deterioramento visibile degli alimenti, come prodotti scaduti, alterati, contaminati, surgelati scongelati e ricongelati, packaging danneggiato, o la presenza di corpi estranei come peli, plastica, vetro.

Rientrano tra i motivi validi anche i casi in cui dopo il consumo di un alimento si manifestano sintomi correlabili a intossicazione, come: nausea, vomito, febbre, diarrea, dolore addominale. In questi casi, segnalare tempestivamente può consentire di evitare danni ad altri avventori o clienti.

A chi rivolgersi per una segnalazione

In Italia, le autorità preposte a intervenire in caso di irregolarità igienico-sanitarie negli esercizi pubblici sono principalmente:

  • ASL (Azienda Sanitaria Locale): attraverso il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) oppure del Servizio Veterinario, se riguarda prodotti di origine animale. Presso ogni ASL territoriale è istituito uno sportello o un modulo online per raccogliere segnalazioni di problemi igienici in ristoranti, supermercati, panifici, pescherie e negozi.
  • NAS (Nucleo Antisofisticazione e Sanità dei Carabinieri): divisione specializzata dei Carabinieri che opera in materia di ordine, sicurezza pubblica, salute e frodi alimentari. Gli interventi dei NAS sono spesso incisivi e possono avvenire anche su segnalazione anonima di privati cittadini.

Oltre a queste due autorità, in alcune regioni è possibile segnalare inconvenienti igienico-sanitari tramite piattaforme digitali specifiche messe a disposizione da aziende sanitarie locali, comuni o regioni. In alternativa, alcune associazioni di consumatori (in primis Federconsumatori, Codacons, Altroconsumo) offrono servizi di supporto e di trasmissione delle segnalazioni alle autorità competenti.

Come segnalare in modo anonimo

La legge italiana consente di inviare segnalazioni in forma anonima senza necessità di presentare le proprie generalità. Questo può avvenire:

  • Utilizzando i form online delle ASL, che spesso prevedono la possibilità di lasciare vuoti i campi relativi ai dati personali, compilando invece con cura quelli descrittivi del problema, dell’ubicazione e, se possibile, allegando fotografie o ricevute.
  • Inviando una mail da un indirizzo non riconducibile al segnalante o tramite posta ordinaria (lettera anonima), specificando luogo, orario, data e la descrizione di ciò che si è riscontrato.
  • Telefonando ai centralini delle ASL o dei NAS e chiedendo esplicitamente di risultare “cittadino anonimo”, fornendo tutte le informazioni necessarie all’ispezione.

Dopo il ricevimento della segnalazione, le autorità procedono a inserirla in protocollo e stabiliscono se e come attivare l’ispezione, generalmente senza mai comunicare al titolare dell’attività chi ha fornito la segnalazione. La privacy è così garantita: i controlli vengono organizzati di norma nella massima riservatezza.

Dinamica e conseguenze dei controlli

Una volta ricevuta la segnalazione, l’autorità preposta incarica il proprio personale di effettuare ispezioni nel locale sospetto. L’ispezione può essere:

  • Annunciata, se ritenuto necessario per complessità organizzative;
  • A sorpresa, che rappresenta la modalità più comune per non dare modo all’esercente di “sistemare” quanto segnalato.

Durante l’ispezione i funzionari verificano:

  • stato generale di pulizia e igiene degli ambienti e delle attrezzature
  • modalità di conservazione degli alimenti (igiene alimentare secondo le normative vigenti)
  • rispetto della normativa HACCP sull’autocontrollo igienico
  • presenza di infestanti (blatte, roditori, ecc.)
  • corretto smaltimento dei rifiuti
  • tracciabilità degli alimenti e delle merci vendute
  • stato igienico del personale e della zona servizi

Al termine dell’ispezione, le autorità possono:

  • Disporre l’immediata chiusura temporanea o definitiva del locale
  • Imporre la rimozione/ritiro degli alimenti pericolosi
  • Notificare sanzioni amministrative e pecuniarie
  • Segnalare alla Procura della Repubblica le violazioni più gravi (rischio di procedimento penale in caso di dolo ed effetti gravi sulla salute pubblica)

Tutela del segnalante

Un aspetto fondamentale è che chi effettua la segnalazione, anche se identificabile, non rischia nulla se ha agito in buona fede nel perseguire il rispetto delle regole. Non si incorre in responsabilità penale o civile per diffamazione o calunnia qualora la denuncia si riveli poi infondata . La legge riconosce che il cittadino esercita un diritto/dovere a protezione della salute pubblica. Tuttavia, occorre che la segnalazione sia basata su fatti riscontrabili e non sia frutto di pura fantasia o malafede.

Va inoltre precisato che alle attività segnalate le autorità non comunicano mai il nome o altri dati personali del segnalatore, proprio a tutela della privacy e per evitare possibili azioni ritorsive.

Informazioni aggiuntive e raccomandazioni pratiche

  • Fornire dettagli precisi (nome attività, indirizzo, giorno e ora visita, tipo di irregolarità rilevata) velocizza l’esecuzione dei controlli.
  • L’allegazione di foto, scontrini, ricevute o testimonianze scritte può favorire una valutazione più rapida e incisiva.
  • Nel caso di sintomi dopo il consumo di alimenti, è utile rivolgersi anche al medico curante o al pronto soccorso, dichiarando chiaramente cosa si è consumato e dove: questa documentazione medica sarà un ulteriore elemento per le autorità sanitarie.
  • Se si teme di essere identificati, utilizzare sempre mezzi anonimi come email generica, telefono pubblico, form da compilare senza nome.

Sensibilizzare sulla sicurezza alimentare e sulla collaborazione attiva tra cittadini e istituzioni è un pilastro fondamentale per garantire salute pubblica e una maggiore qualità nei servizi di ristorazione e vendita di alimentari. Segnalare in maniera corretta e documentata è un atto di responsabilità sociale e un contributo diretto a un ambiente più sicuro per tutti.

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