Macchie o muffa vicino al pavimento? Ecco il trucco per capire se l’umidità risale dal basso

Le macchie e la muffa che si notano vicino al pavimento rappresentano spesso la manifestazione di un problema strutturale legato all’umidità. Quando questi fenomeni si presentano sulle pareti o sugli angoli bassi delle stanze, è fondamentale capire se l’umidità provenga dal terreno e risalga per capillarità, oppure se sia causata, per esempio, da infiltrazioni o condensa. Distinguere la causa del problema è il primo passo per intervenire efficacemente.

Capire l’origine dell’umidità: osservazione delle manifestazioni

Riscontrare macchie scure, rigonfiamenti, efflorescenze saline o addirittura lo sfarinamento dell’intonaco nella parte inferiore delle pareti può essere indice di umidità di risalita. Questo fenomeno si verifica quando l’acqua presente nel terreno viene assorbita dai materiali da costruzione attraverso i loro pori e risale verticalmente nei muri per effetto capillare. Principalmente, si evidenzia nei piani terra, nei seminterrati e nelle abitazioni poste direttamente a contatto con il terreno.

Tra i segnali tipici della risalita dall’umidità, secondo gli specialisti e le ricerche disponibili, ritroviamo:

  • Macchie verticali che partono dal pavimento e si sviluppano fino a circa un metro di altezza senza superare questa fronte .
  • Efflorescenze saline: si tratta di polveri bianche o cristalli che appaiono sulla superficie muraria. L’acqua, risalendo, porta con sé i sali minerali presenti nel terreno e nel muro, che si depositano una volta che l’acqua evapora efflorescenza .
  • Sfarinamento o distacco dell’intonaco nella parte bassa delle pareti, spesso accompagnato da rigonfiamenti o esfoliazione della pittura .
  • Odore stantio, meno intenso rispetto all’odore classico della muffa causata da infiltrazioni, ma presente soprattutto in ambienti umidi e poco ventilati .

Queste manifestazioni sono concentrate generalmente in corrispondenza delle zone di contatto con il terreno e sono tipiche di fenomeni di umidità di risalita.

Distinzione tra muffa da risalita, infiltrazione e condensa

L’identificazione corretta della causa dell’umidità permette di pianificare il miglior intervento. La muffa da risalita si presenta diversamente rispetto a muffa da infiltrazione o condensa, sia per posizione, sia per aspetto:

  • La muffa da infiltrazione tende a manifestarsi su pareti alte, soffitti, angoli superiori o attorno a tubature rotte. Le macchie possono essere gialle o marroni, spesso associate a un odore forte e persistente .
  • La muffa da condensa è tipica delle superfici fredde e poco ventilate, come dietro mobili e finestre. È causata dall’aria interna carica di umidità che, a contatto con superfici più fredde, condensa e favorisce la crescita di muffe, generalmente a chiazze di forma irregolare.
  • La muffa da risalita, invece, si concentra nella parte bassa dei muri e si accompagna a macchie che salgono verticalmente ma non superano il metro. Sono tipiche anche efflorescenze saline e lo sfarinamento dell’intonaco .

Confrontando queste caratteristiche, se le macchie sono localizzate fino a un metro di altezza sulle pareti, vicino al pavimento, accompagnate da efflorescenze bianche e rigonfiamenti dell’intonaco, è molto probabile che si tratti di umidità di risalita.

Il trucco semplice: la prova visiva e tattile

Per effettuare un’immediata verifica, si può utilizzare un metodo empirico che, pur non essendo sostitutivo delle analisi strumentali, offre un primo indizio concreto. Consiste nell’osservare attentamente l’altezza delle macchie e la presenza di efflorescenze. Se le macchie sono verticali e dal basso, con altezza costante e limitata, e l’intonaco si sfalda facilmente al contatto, la causa è quasi certamente la risalita capillare.

Un altro accorgimento riguarda la polvere salina: se, passando la mano sul muro, rimane una sostanza bianca polverosa, si tratta di sali minerali portati dall’umidità dal terreno. Infine, il test dell’intonaco: una parte bassa della parete con intonaco sfarinato, umido al tatto, che cede facilmente, rafforza la diagnosi di umidità di risalita.

Per una diagnosi più accurata, si possono usare strumenti come igrometri di superficie o a sonda nei materiali murari: valori elevati d’umidità nelle zone inferiori del muro rispetto a quelle superiori sono conferma del fenomeno ascendente .

Cause tecniche e fattori di rischio

Il fenomeno della risalita capillare è favorito da specifiche condizioni strutturali:

  • Assenza o deterioramento della barriera impermeabile posta tra il terreno e la muratura: senza questo strato protettivo, l’acqua del terreno ha via libera nei pori del muro .
  • Materiali da costruzione porosi come mattoni, tufo, pietra calcarea, molto soggetti ad assorbimento d’acqua .
  • Età della costruzione: gli edifici più datati spesso non dispongono delle tecniche di impermeabilizzazione moderna, risultando più vulnerabili .
  • Presenza di falde acquifere vicine, terreni umidi o non adeguatamente drenati .

Questi fattori possono aggravare il problema dell’umidità di risalita, con effetti crescenti in condizioni di piogge abbondanti, alluvioni o innalzamento della falda freatica. In contesti urbani specifici – come Venezia – la risalita può raggiungere altezze eccezionali, fino a tre metri .

Soluzioni e rimedi contro l’umidità difficile

Risolvere la risalita dell’umidità richiede spesso l’intervento di professionisti qualificati, ma conoscere le tecniche principali permette di scegliere la più adatta al proprio contesto:

  • Installazione di una barriera chimica: consiste nell’iniettare nel muro particolari resine idrorepellenti che bloccano la capillarità dei materiali .
  • Taglio meccanico della muratura: tecnica invasiva che prevede il taglio della base del muro per inserire uno strato impermeabilizzante fisico.
  • Deumidificazione elettrofisica: utilizza dispositivi che modificano il movimento delle molecole d’acqua nei muri, riducendo la risalita.
  • Ristrutturazioni mirate: eliminazione dell’intonaco e dei rivestimenti danneggiati, uso di nuovi materiali traspiranti e deumidificanti, rinforzo della ventilazione naturale degli ambienti.

Prima di qualsiasi intervento strutturale, è fondamentale una diagnosi professionale con strumenti adeguati, come analisi igrometriche o carotaggi, che permettano di isolare la causa e scegliere il rimedio più efficace .

Prevenire i fenomeni di umidità richiede una corretta progettazione delle fondazioni, un’attenta impermeabilizzazione e la manutenzione regolare di tubature e rivestimenti. Non va trascurata la ventilazione degli ambienti e il controllo della temperatura interna, utili sia contro la risalita che contro la condensa.

Comprendere la natura e l’origine delle macchie o muffa al pavimento è dunque il primo, fondamentale passo per un’abitazione salubre e durevole. La risalita capillare è tra le cause più insidiose, ma identificabile con attenzione ai segnali tipici e confermabile con semplici prove visive e tattili: questo trucco empirico, unito all’esperienza dei tecnici e alla verifica strumentale, assicura una diagnosi efficace e mirata per proteggere la propria casa dal danni dell’umidità.

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