Che animali puoi tenere legalmente in giardino? Ecco la lista completa e le regole

In Italia la detenzione di animali nel proprio giardino è regolamentata da una serie di norme che tengono conto sia della tipologia di animale sia delle esigenze di benessere, sicurezza e igiene collettiva. A partire dal 2012, con la modifica dell’articolo 1138 del Codice Civile e la successiva sentenza della Corte di Cassazione, è stato chiarito che i regolamenti condominiali non possono vietare la presenza di animali domestici nelle proprietà private, come case o giardini. Tuttavia, ciò non significa che sia possibile tenere qualsiasi animale o un numero illimitato di esemplari senza alcuna restrizione.

Quali animali si possono tenere legalmente in giardino

Gli animali permessi sono in primo luogo quelli appartenenti alla categoria degli animali domestici, secondo quanto definito dalla normativa nazionale e dalle relative ordinanze ministeriali. Rientrano in questo gruppo:

  • Cani;
  • Gatti;
  • Furetti;
  • Conigli domestici e cavie;
  • Roditori come criceti e cincillà;
  • Uccelli da compagnia (ad esempio pappagalli, canarini, merli indiani);
  • Tartarughe di terra e d’acqua;
  • Alcune specie di rettili e anfibi (serpenti non velenosi, iguane, gechi);
  • Pesci ornamentali per serre o laghetti da giardino;
  • Alcuni animali da cortile (galline, polli, anatre, ma solo in zone non vietate dal regolamento comunale).

Oltre agli animali d’affezione più comuni, sono consentiti particolari animali esotici, purché non rientrino nell’elenco delle specie pericolose, protette o vietate dagli accordi e regolamenti europei e internazionali come la Convenzione di Washington (CITES). È sempre obbligatorio accertarsi che l’animale desiderato non sia tra quelli espressamente proibiti dalle normative statali.

Animali vietati: restrizioni e sanzioni

Non è possibile tenere in giardino animali selvatici di provenienza non autorizzata, grandi predatori, animali pericolosi o quelli inseriti negli elenchi delle specie vietate. Sono espressamente esclusi:

  • Specie protette dalla legge italiana o internazionale senza regolare autorizzazione;
  • Animali esotici potenzialmente pericolosi (grandi serpenti costrittori, rapaci, grandi felini, scimmie);
  • Alcuni uccelli selvatici e volatili vietati dalla normativa europea;
  • Api, crostacei e altri invertebrati potenzialmente invasivi o dannosi per la salute pubblica.

Chi viola questi divieti rischia pesanti sanzioni amministrative ed è soggetto, nei casi più gravi, a denunce penali e al sequestro degli animali stessi. Le pene si aggravano in caso di detenzione di specie protette o di importazione illegale.

Numero massimo e condizioni di detenzione

La detenzione di animali in giardino, pur essendo consentita, deve rispettare precise condizioni di igiene, sicurezza e benessere animale. Non vi sono limiti numerici fissi validi in tutto il territorio nazionale, ma vari comuni e regioni applicano normative più stringenti, soprattutto per quanto riguarda gli animali domestici come cani e gatti.

Ad esempio, in Lombardia il limite massimo è di dieci cani o gatti per nucleo abitativo. Oltre tale soglia è necessario presentare una comunicazione formale al sindaco, ottenendo eventuali prescrizioni e autorizzazioni aggiuntive. Per altre specie, come roditori e uccelli, il limite può variare, ma spesso si fa riferimento ad un massimo di quindici esemplari adulti della stessa specie per abitazione. Queste regole hanno lo scopo di evitare situazioni di sovraffollamento che possano generare problemi igienico-sanitari o disturbi ai vicini.

Requisiti generali per la detenzione

  • L’animale deve disporre di spazi adeguati alla specie;
  • Devono essere assicurate cure veterinarie e nutrizione idonea;
  • La presenza degli animali non deve arrecare danni o disturbo al vicinato e deve rispettare l’igiene ambientale;
  • Deve essere evitato l’abbandono di deiezioni e comportamenti pericolosi.

Nei condomini è vietato che il regolamento assembleare limiti la presenza degli animali, salvo particolari disposizioni contrattuali, purché queste non ledano i diritti fondamentali e siano accettate espressamente da tutti gli inquilini.

Regole specifiche per particolari tipologie di animali

In contesti rurali o in alcune zone urbane, è possibile ospitare animali da cortile quali galline, polli, anatre e conigli. Tuttavia, anche in questi casi, intervengono specifiche regolamentazioni comunali volte a tutelare la salute pubblica, il decoro e la quiete cittadina. È necessario rispettare le distanze minime dalle abitazioni altrui, evitare odori molesti e adozione di adeguate misure igieniche.

Per quanto riguarda le specie esotiche o particolari (come serpenti di piccole dimensioni, iguane, pappagalli di grandi dimensioni), la legge consente il possesso purché si tratti di specie non protette o pericolose e si forniscano agli animali le condizioni climatiche e sanitarie adatte, oltre alle dovute registrazioni previste dalle leggi CITES.

La convenzione di Washington (CITES) e le specie protette

Gli animali inclusi nella CITES non possono essere detenuti, importati o scambiati liberamente. Per alcune specie, anche se allevate in cattività, è obbligatorio avere un certificato di provenienza e denunciare il possesso agli uffici competenti, mostrando la documentazione in caso di controlli da parte del Corpo Forestale o delle Forze dell’Ordine. Questo riguarda ad esempio le tartarughe di terra e numerose altre specie esotiche o a rischio di estinzione.

Consigli per convivere nel rispetto delle regole

Per una convivenza armoniosa tra persone e animali negli spazi privati e comuni, si raccomanda di:

  • Mantenere il giardino pulito e salubre;
  • Installare recinzioni sicure, specialmente per animali liberi all’aperto;
  • Vaccinare e microchippare cani e gatti secondo gli obblighi di legge;
  • Informarsi sulle normative locali e i regolamenti di edilizia urbana;
  • Adottare comportamenti responsabili per evitare rumori, odori ed eccessivi disagi;
  • Garantire la tutela degli animali, evitando lo stress e assicurando cure quotidiane.

Queste regole non solo aiutano a prevenire controversie con i vicini e le autorità, ma rappresentano un dovere civile fondamentale verso il benessere degli animali e della comunità. È sempre preferibile rivolgersi al proprio comune o alle ASL veterinarie per conoscere eventuali aggiornamenti normativi o ricevere chiarimenti su specie e limiti numerici, dato che la legislazione può subire modifiche anche a livello regionale e comunale.

In sintesi, la lista completa degli animali legali da tenere in giardino comprende le specie domestiche tradizionali (cani, gatti, conigli, uccelli non vietati, tartarughe) e alcune specie esotiche o da cortile, purché non protette o considerate pericolose. Tutto ciò è sempre subordinato alla capacità del proprietario di garantire condizioni sanitarie adeguate e rispetto per le norme locali. Scegliere con attenzione e responsabilità l’animale da accogliere è il primo passo per una pacifica e legale convivenza tra uomo e natura nello spazio privato.

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