Può essere pericolosa per la salute di bambini e animali: ecco cosa dice l’esperto

I bambini e gli animali domestici condividono la quotidianità in moltissime famiglie moderne, portando grandi benefici ma anche, in alcuni casi, rischi per la salute. Secondo gli esperti, la presenza di animali in casa non comporta nella maggioranza dei casi pericoli gravi, ma occorre seguire alcune regole fondamentali di prudenza e igiene, soprattutto con i più piccoli e con animali provenienti da contesti non controllati. È importante conoscere quali sono le malattie trasmissibili, le modalità di prevenzione e le situazioni più a rischio per tutelare la salute sia dei bambini che degli animali stessi.

Possibili rischi e malattie trasmissibili

La paura di possibili malattie infettive trasmesse da animali domestici ai bambini è spesso esagerata rispetto ai rischi reali. Gli esperti sottolineano che, nelle condizioni di vita odierne e con gli animali adeguatamente controllati e vaccinati, la trasmissione di patologie pericolose è rara . Fino a pochi decenni fa, i principali pericoli erano legati a virus come la rabbia, che ora è pressoché scomparsa in Italia grazie alle vaccinazioni obbligatorie e alla riduzione del randagismo . Tuttavia, permane il rischio in zone dove la copertura vaccinale è scarsa e in caso di contatto con animali selvatici o randagi.

Altre infezioni possono però insorgere. Tra queste:

  • La salmonellosi, favorita dal contatto con rettili (come tartarughe e serpenti), è da tempo considerata una delle principali minacce per i bambini piccoli che hanno meno anticorpi e un sistema immunitario in sviluppo .
  • Il Campylobacter, trasmissibile da cani e gatti, può portare a gastroenteriti e mal di stomaco, soprattutto nei più piccoli.
  • La Bartonellosi o “malattia da graffio di gatto” si trasmette tramite batteri veicolati da graffi o morsi e può causare febbre e ingrossamento dei linfonodi; solo raramente evolve in forme gravi .
  • L’Echinococcus multilocularis è un parassita pericoloso che può essere trasmesso dai cani (specie in zone rurali) e che provoca nell’essere umano una grave malattia simile, per sintomi e prognosi, a un tumore epatico .

Infezioni come la toxoplasmosi o le infestazioni da pulci e zecche sono ulteriormente ridotte mantenendo l’igiene e sottoponendo l’animale a regolari controlli veterinari.

L’importanza dell’igiene e della prevenzione

L’adozione di corrette pratiche igieniche è la prima efficace barriera contro le infezioni.

  • Lavare sempre le mani dei bambini dopo aver giocato con l’animale, soprattutto prima dei pasti.
  • Non lasciare che i bambini condividano il cibo o bevano dalla stessa ciotola dell’animale.
  • Mantenere pulita la lettiera, la cuccia e le zone di riposo degli animali.
  • Effettuare regolarmente la profilassi antiparassitaria e le vaccinazioni raccomandate dal veterinario .
  • Tenere aggiornato il libretto sanitario dell’animale, annotando ogni visita veterinaria e trattamento eseguito .

Gli esperti dei centri pediatrici confermano che far crescere un bambino con un animale domestico non comporta controindicazioni, purché si segua una sana routine di cura e attenzione. Si raccomanda, però, di valutare attentamente la specie e la razza dell’animale in base all’età del bambino e agli spazi di vita disponibili. I rettili, ad esempio, vengono sconsigliati per i bambini piccoli sia per il rischio biologico (salmonelle) sia perché incapaci di instaurare un rapporto positivo con il bambino .

Quando preoccuparsi? I sintomi e le situazioni ad alto rischio

È importante vigilare su alcuni segnali d’allarme sia negli animali che nei bambini:

  • Nel caso compaiano sintomi respiratori, disturbi gastrointestinali persistenti, eruzioni cutanee o febbre di origine incerta dopo il contatto con un animale, consultare subito il pediatra.
  • Se un animale mostra ipersalivazione improvvisa, torpore o comportamenti aggressivi, è necessario evitare il contatto e contattare il veterinario: potrebbero essere sintomi di rabbia o di altre patologie infettive gravi .
  • Particolare attenzione deve essere riservata alle ferite da morsi o graffi, soprattutto da parte di animali sconosciuti o randagi: per questi casi va sempre consultato il medico per valutare la necessità di profilassi antibiotica o vaccinazioni aggiuntive .

Gli animali selvatici rappresentano ulteriori fonti di rischio poiché possono veicolare malattie come la rabbia, la leptospirosi e il parassita Echinococcus. Se si incontrano animali selvatici che appaiono disorientati o poco diffidenti, specialmente in ambiente urbano o rurale, è raccomandato evitare ogni tipo di contatto sia per i bambini che per gli animali domestici .

Benefici psicologici e fisici della convivenza

Accanto ai potenziali rischi, la scienza conferma numerosi aspetti positivi derivanti dalla convivenza tra bambini e animali. Interagire con un animale favorisce lo sviluppo di empatia, capacità relazionali, senso di responsabilità e benefici nella gestione dello stress . La cosiddetta pet therapy viene applicata con successo per sostenere bambini con fragilità psicologiche o disturbi dello spettro autistico, migliorando spesso l’umore e la socializzazione . Numerosi studi indicano che crescere in una casa con animali può rafforzare il sistema immunitario dei piccoli, riducendo l’incidenza di allergie e asma grazie a una maggiore esposizione a sostanze microbiche benefiche .

Gli esperti ricordano, infine, che l’informazione preventiva – attraverso il supporto del pediatra e del veterinario – è la strategia migliore per massimizzare i benefici e ridurre ogni rischio. Vivere con un animale domestico rappresenta, per la maggior parte delle famiglie, un’esperienza preziosa e sicura se affrontata con consapevolezza e rispetto delle semplici regole igieniche.

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