Come e quando concimare il prato a rotoli: ecco il calendario ufficiale

La cura e la concimazione del prato a rotoli sono azioni fondamentali per garantirne la salute, l’uniformità e la bellezza. Un approccio attento alla nutrizione del tappeto erboso, seguendo un calendario di concimazione preciso e adattato alle stagioni, consente al manto di attecchire meglio e resistere agli stress tipici del clima italiano. Ecco come pianificare e realizzare le concimazioni più efficaci.

Le fasi critiche di concimazione dopo la posa

L’intervento di concimazione inizia ancora prima della posa. È essenziale trattare il terreno che accoglierà le zolle migliorandone la fertilità con prodotti ad alto contenuto di sostanza organica, preferendo i concimi ricchi di acidi umici e fulvici. Questi elementi favoriscono lo sviluppo radicale e la vitalità della microfauna del suolo.

Una volta posato il prato, i successivi interventi devono seguire tempi precisi:

  • Prima della posa: distribuire concime organico vegetale e micorrize per supportare attecchimento e stimolare la simbiosi radicale.
  • Dopo 1 settimana: è consigliabile un primo leggero apporto di nutrienti per favorire il risveglio delle radici e alleviare lo stress da trapianto.
  • Dopo 4 settimane: introdurre una concimazione più abbondante, preferibilmente con fertilizzanti specifici per prato, per reintegrare le sostanze perse durante raccolta, trasporto e posa e sostenere lo sviluppo iniziale del tappeto erboso.

Da questo momento in poi, il prato va nutrito tenendo conto del periodo dell’anno e delle esigenze specifiche delle diverse essenze erbacee utilizzate nelle zolle.

Il calendario ufficiale delle concimazioni stagionali

Primavera

Con la ripresa vegetativa in primavera, il prato richiede un concime con alto tenore di azoto, elemento chiave per stimolare la fuoriuscita dei nuovi germogli e sostenere la crescita. La concimazione va effettuata spesso tra marzo e fine aprile, scegliendo formule a lenta cessione che garantiscano un apporto costante, evitando eccessi e sprechi.

L’estate e la gestione delle macroterme

Con il caldo, la frequenza e la tipologia di concime variano anche in base alle specie. Le macroterme (come gramigna e kikuyu) sono in piena attività vegetativa fra giugno e agosto e, pertanto, necessitano di un ciclo di concimazione specifico:

  • Fine giugno-inizio luglio: prima concimazione estiva, fondamentale per garantire resistenza agli stress termici e siccità.
  • Fine luglio: seconda concimazione, da eseguire con cautela; la richiesta di azoto può variare: gramigna e kikuyu richiedono più azoto, mentre zoysia e paspalum meno; attenzione al gramignone, che non va concimato con azoto per evitarne una crescita eccessiva.
  • Metà agosto: solo alla gramigna-cynodon si somministra nuovamente un concime ricco di azoto; per le altre macroterme, meglio prediligere un ciclo fosfo-potassico a fine estate-inizio autunno, utile per fortificare le radici e preparare il prato all’inverno.

Durante la bella stagione, la regolarità della concimazione diventa cruciale soprattutto dopo la posa o il taglio frequente, per recuperare la massa vegetale persa e mantenere un colore fitto e intenso.

Autunno e inverno: nutrimento per la resilienza

Nel periodo autunnale, la crescita si riduce e l’attenzione va spostata sulle componenti fossore e potassica. La concimazione autunnale serve a rafforzare l’apparato radicale, aumentare la resistenza alle malattie fungine e preparare il prato al calo termico. Si utilizzano formulati specifici con alto contenuto di potassio e fosforo, mentre si riduce al minimo l’apporto di azoto.

Durante l’inverno, il prato entra in uno stato di riposo vegetativo: la concimazione si sospende o si limita a rarissimi apporti, solo per mantenere il metabolismo basale e contrastare eventuali carenze. In questa fase, la quantità di concime da apportare è minima e va valutata in base all’aspetto del prato e alle condizioni climatiche.

Consigli pratici e prodotti ideali

Per massimizzare la resa, la concimazione del prato a rotoli va eseguita in modo uniforme su tutta la superficie, utilizzando carrelli spargiconcime per evitare concentrazioni o carenze localizzate. È fondamentale rispettare i dosaggi suggeriti in etichetta: un eccesso può causare bruciature e squilibri nutritivi, mentre una carenza rischia di indebolire il manto erboso.

Si possono alternare fertilizzanti granulari a lenta cessione e concimi liquidi, con particolare attenzione nei primi mesi dopo la posa: qui è preferibile favorire prodotti organici, magari arricchiti da micorrize pure o estratti di alghe brune, utili per migliorare il radicamento e la resistenza fisiologica del prato.

Il monitoraggio costante della salute del tappeto erboso attraverso il colore, la compattezza e la presenza di eventuali sintomi di carenza o eccesso consente di calibrare la fertilizzazione in modo dinamico, adattandola alle reali necessità. In caso di patologie fungine frequenti o danni da stress termico, conviene privilegiare cicli di concimazione bilanciata e prodotti specifici mirati al rafforzamento delle difese endogene.

Infine, ricorda che il rispetto delle tempistiche consigliate e l’uso di concimi selezionati garantiscono i migliori risultati sia sul breve che sul lungo termine. Un prato a rotoli ben concimato non solo attecchisce rapidamente, ma mantiene elevata densità, colore intenso e resistenza alle avversità, svolgendo una funzione sia estetica che funzionale negli spazi verdi.

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