Il colore delle feci può fornire importanti indizi sullo stato di salute dell’apparato digerente e, in particolare, rappresentare un segnale di allarme in presenza di alcune patologie gravi come il tumore allo stomaco. I medici sottolineano che alcune variazioni cromatiche delle feci, soprattutto se persistenti o associate ad altri sintomi, meritano un approfondimento diagnostico.
Quando preoccuparsi per il colore delle feci?
Normalmente, le feci presentano una colorazione che varia dal marrone chiaro al marrone scuro. Tuttavia, la comparsa di sangue nelle feci o una colorazione anomala possono essere indici di una patologia in atto. Il segnale più preoccupante, in relazione al tumore gastrico, è rappresentato dalla comparsa di feci di colore nero catrame, conosciute con il termine medico melena. Questo colore deriva dalla presenza di sangue “digerito”, cioè emorragie che hanno origine nella parte alta del tratto digerente – esofago, stomaco, duodeno, piccolo intestino o colon destro – e che, dopo il passaggio attraverso il tubo digerente, si manifestano con feci scure e di odore particolarmente sgradevole melena .
Quando nelle feci si rilevano striature o chiazze di sangue rosso vivo che le avvolgono, più spesso il sanguinamento deriva invece da tratti terminali dell’intestino – come retto o emorroidi – ma non si può mai escludere a priori la presenza di una patologia più seria, inclusi i tumori del colon-retto .
Melena: cosa significa e come riconoscerla
La melena si distingue per il colore nero lucido e catramoso delle feci, accompagnato da un odore particolarmente fetido e nauseante. Questo fenomeno avviene quando il sangue, proveniente da una fonte di sanguinamento situata nella parte alta dell’apparato digerente, viene digerito dal passaggio nell’intestino, dando luogo alla tipica colorazione scura.
Secondo i medici, la presenza di melena deve essere considerata un serio campanello d’allarme e, anche se ci sono altre potenziali cause non tumorali (ulcere, gastriti, varici esofagee), la possibilità di un tumore allo stomaco non può essere trascurata. Un’altra manifestazione correlata alla perdita ematica nei tumori dello stomaco è il vomito di sangue scuro (emateme), che si può presentare quando il tumore sanguina in modo significativo .
Altri sintomi e segnali da monitorare
Sebbene il colore delle feci sia un elemento chiave osservabile anche a casa, i medici invitano a non trascurare una serie di altri sintomi associati che possono suggerire una sofferenza a livello dello stomaco o dell’intestino:
- Variazione delle abitudini intestinali: cambiamenti nella frequenza, consistenza o urgenza della defecazione, come diarrea, stitichezza improvvisa o alternanza dei due quadri.
- Presenza di muco: l’associazione fra sangue e muco nelle feci, specialmente se unita a stipsi o diarrea persistenti, può rafforzare il sospetto di una patologia neoplastica.
- Perdita di peso non spiegabile: un dimagrimento rapido, senza modifiche nella dieta o nello stile di vita.
- Nausea e vomito persistente: in particolare, vomito scuro (aspetto “a fondo di caffè”) che può indicare sanguinamento gastrico.
- Dolore addominale cronico: fastidio localizzato in regione epigastrica che non si risolve in tempi ragionevoli.
- Anemia: può manifestarsi con stanchezza, pallore, debolezza, dovuta alla perdita cronica di sangue occulto dal tratto digestivo.
Va inoltre fatto notare che, se i segnali di colore anomalo compaiono in soggetti di età superiore ai 50 anni – ma anche nei più giovani con fattori di rischio – la soglia di attenzione dev’essere ancora più elevata .
Quando consultare il medico e quali esami eseguire
La presenza di feci nere o di sangue nelle feci, specialmente se associata a uno degli altri sintomi sopra descritti, impone di contattare il proprio medico curante senza ritardi. Non è consigliabile “attendere che passi”: tra i principali errori riscontrati nella pratica clinica vi è la sottovalutazione di tali segni iniziali.
Per giungere a una diagnosi certa, lo specialista può prescrivere:
- Visita proctologica e ispezione rettale
- Colonscopia o sigmoidoscopia per la visione diretta della mucosa intestinale
- Gastroscopia, se il sospetto è verso patologie gastriche
- Esami del sangue, in particolare ricerca di anemia e sangue occulto nelle feci
- Diagnostica per immagini (ecografia, TC, RMN) nei casi selezionati
Solo una valutazione multidisciplinare e specifici esami strumentali consentono di identificare precocemente un tumore dello stomaco e stabilire il trattamento adeguato .
È importante specificare che altre variabili, come l’assunzione di alcuni alimenti (ad esempio il consumo di grandi quantità di barbabietola rossa o liquirizia) o di farmaci (ferro, carbone attivo, alcuni integratori) possono provocare una modifica temporanea del colore delle feci. Tuttavia, se la variazione persiste per diversi giorni ed è accompagnata da sintomi di allarme, non va mai sottovalutata .
I medici ricordano in conclusione che sintomi precoci del tumore allo stomaco sono spesso vaghi e aspecifici, e il riconoscimento dei campanelli d’allarme – come le feci nere catramose – può permettere una diagnosi in fase non avanzata, migliorando le prospettive di guarigione. La prevenzione passa anche dalla consapevolezza ed educazione del paziente nel riferire prontamente qualsiasi modifica anomala relativa alle proprie abitudini intestinali.